Territorio

Via dei Marsi, dalla Piana del Fucino ad Opi. Il Parco Nazionale d’Abruzzo

29 luglio 2021

Quarto articolo realizzato in partership con la Fondazione Aristide Merloni e BestofTheApps srl, nell'ambito del progetto Appennines Discovery. Come al solito un ringraziamento speciale va al Dott Francesco Fantini che di volta in volta, ci guida alla scoperta del nostro meraviglioso territorio.

Oggi parleremo del Parco Nazionale d'Abruzzo


Il percorso di 24,40 km in bike percorre la Via dei Marsi dalla Piana del Fucino ad Opi, caratteristico borgo dove vi è la sede del Parco Nazionale d’Abruzzo-Lazio-Molise.

Si parte da Gioia dei Marsi, area antistante l’hotel Filippone in via Duca degli Abruzzi, per proseguire sulla Ss 83 in direzione Gioia Vecchio dove, per alcuni km, si potrà ammirare la Torre di Sperone, databile alla seconda metà del XIII secolo, e il suggestivo balcone affacciato su uno degli scorci più belli della Marsicana orientale.

Proseguendo si giunge alla Chiesa di San Vincenzo Martire, costruita nel 1749 in stile tardo-barocco, a Gioia Vecchio in corrispondenza del passo del Diavolo, uno dei punti piu’ alti della Marsica a circa 1400 m.sl.m, in corrispondenza del fiume Sangro, le cui acque sgorgono dal Parco Nazionale d’Abruzzo.

                   

Proseguendo in discesa si attraversa la vallata che porta a Pescasseroli, da qui si va verso Opi verso la Val di Fondillo, dove vi è la famosa necropoli antichissima risalente al XVII secolo a.c. da annoverare tra i sepolcri coevi d’Abruzzo.
Opi è un pittoresco centro tra i più elevati del Parco Nazionale d’Abruzzo dove regna una ricca flora e fauna, tra cui la specie protetta dell’orso marsicano.

Nel suo territorio, posto anticamente tra le terre dei Marsi e dei Sanniti Caraceni, sorgeva la città d'Ope, dedicata alla Dea dell’abbondanza. Borgo medievale con viuzze a gradoni che danno su suggestive vedute sui monti circostanti coperti di rigogliose faggete e verde vegetazione.

                                                                                   

Articolo a Cura di Francesco Fantini

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